Quante volte vediamo sui campi di allenamento dell’Attività di Base allenatori, o meglio educatori, che sprigionano tutto il loro sapere prima di un’esercitazione mentre i bambini si addormentano o, in base alla stagione, si congelano?
Non è necessario prima di ogni proposta raccontare e spiegare proprio tutto tutto di un’esercitazione, anzi, molto spesso è controproducente.
I bambini devono scoprire, sperimentare e provare qualcosa dove noi focalizziamo gli obiettivi valutando gli strumenti da loro utilizzati: solo in questo modo avremo possibilità di valutare quanto da loro appreso e la loro capacità di applicazione in forma totalmente inconscia.
Proprio per questi motivi, consideriamo necessaria la presentazione di ogni proposta e l’organizzazione completa dell’allenamento attraverso principi quali semplicità e chiarezza.
Questo perché il dialogo con i propri piccoli sportivi deve essere chiaro, coinciso e diretto.
Il rispetto di tali principi può essere dettato non solo dal nostro comportamento, ma anche dall’utilizzo di proposte che possono agevolare l’applicazione riducendo i cosiddetti tempi morti.
Vediamo di seguito due proposte che rispettano nella loro semplicità e nella loro chiarezza applicativa quanto discusso.