Per quale motivo ad un istruttore, soprattutto di settore giovanile, occorre conoscere le abilità motorie?
Partendo da una prima definizione, per abilità motorie si intende l’acquisizione volontaria da parte dell’individuo di strumenti che gli consentono la riproduzione di un movimento.
L’acquisizione e la volontarietà si intendono di una profondità e qualità tali da permettere al soggetto di diventare padrone e gestore dell’abilità che ha sviluppato.
Il movimento deve essere eseguito in modo corretto.
E cosa si intende per corretto?
Verifichiamo due aspetti principali:
• la qualità del movimento stesso;
• gli aspetti percettivi e decisionali del compito.
Di conseguenza, ci poniamo altri due quesiti.
Come valutiamo se un movimento è dotato di qualità?
Come possono le proprie percezioni e le proprie decisioni influenzare il movimento?
In riferimento al primo quesito, la qualità del movimento è dettata da quanto il movimento stesso sia complesso, rapido e fine.
Questo concetto si collega al secondo quesito, visto la continua convivenza con il mondo esterno. È impossibile non essere influenzati ed è impossibile non valutare. L’esecutore dovrà sempre valutare e sempre prendere una scelta tra un movimento o un altro.
Entrando nello specifico del gioco del calcio, le abilità motorie rappresentano la base, in quanto fondano il saper fare e il saper cosa fare durante le singole azioni di gioco.
Consentono il dominio della natura del movimento e dalla corretta presa di decisione o strategia connessa al movimento da realizzare.
L’obiettivo finale sarà l’acquisizione delle competenze motorie funzionali al gioco del calcio, rappresentanti l’insieme delle conoscenze, delle abilità e delle risorse personali che costituiscono il bagaglio motorio individuale, da utilizzare situazioni motorie particolarmente complesse.
Vediamo di seguito due proposte per lo sviluppo delle abilità motorie connesse al gioco del calcio.