Ultima puntata dedicata alle tassonomie. Chiudiamo l’avventura con il colpo di testa.
Fondamentale quanto mai discusso e problematico per i traumi che recenti studi pare abbiano evidenziato
(sull’argomento, la documentazione scientifica è quanto mai scarna e contrastante), ci si chiede se e
quando debba essere allenato.
Oltretutto, i risvolti a livello psicologico in caso di allenamento precoce possono essere allo stesso modo
dannosi.
Forse, la soluzione più corretta, è utilizzare palloni di gomma che possano essere d’ausilio per
l’apprendimento del gesto, lasciando poi al singolo bambino la facoltà di tentare il gesto nel momento in
cui si sente più sicuro.
Sicuramente è necessario preparare il bambino con apposite esercitazioni di carattere coordinativo globale
che comprendano anche lo studio della traiettoria. Il colpo di testa (o al volo), necessita di una fase
preparatoria già a partire dai piccoli amici, sviluppando gli schemi motori di base (lanciare, afferrare) e la
coordinazione oculo-manuale e oculo-podalico. Il tutto deve essere associato allo studio della traiettoria
della palla. A partire dal secondo anno pulcini, è possibile sviluppare il colpo di testa vero e proprio sempre
con palloni di gomma.
La tassonomia del gesto prevede i seguenti punti:
1. Da fermo, su autopassaggio
2. Da seduto, su passaggio del compagno (con le mani)
3. In piedi, su passaggio del compagno (con le mani)
4. In corsa, su autopassaggio
5. In corsa su passaggio del compagno (con le mani)
È molto difficile allenare questo fondamentale in forma situazionale. Ciononostante, è compito del singolo
istruttore predisporre delle esercitazioni che prevedano tale componente.
Studio della traiettoria
A coppie. Un allievo, lancia un pallone con le mani verso il compagno, il quale tiene un cerchio (hula hoop)
in mano. Il suo compito è quello di far passare la palla attraverso il cerchio. Colui che lancia dovrà
escogitare traiettorie sempre diverse.
Il secondo step prevede un lancio in alto e il posizionamento dell’hula hoop in terra, nel punto in cui si
prevede che la palla rimbalzerà (primo o secondo rimbalzo). A tal punto, la palla potrà essere stoppata
(coscia, petto, testa) e trasmessa al compagno, oppure fermata con le mani e trasmessa con un auto
passaggio di testa.
Partita a tema
Partita a tema che prevede il passaggio con le mani e il goal su auto passaggio (non ci sono portieri, ma la
porta, larga almeno 6 metri, è difesa a turno da chi, a seconda della contingenza, si trova nei pressi di
questa).
Il secondo step prevede il goal di testa o al volo su passaggio con le mani (successivamente con i piedi) del
compagno. Colui che effettua l’assist deve pronunciare la parola “goal” subito prima del passaggio ritenuto
decisivo, così che anche gli avversari non possano intervenire con le mani.