Capitolo capacità coordinative. Tra le altre, spicca la capacità di adattamento e trasformazione. Nel calcio, è sufficiente possedere questa capacità? Ma soprattutto, come e quanto?
Innanzitutto, per definizione intendiamo la capacità di adattare, trasformazione o sostituire l’azione motoria programmata nel corso del suo svolgimento, in base al variare della situazione.
Abbiamo praticamente evidenziato due capacità in una.
La prima rappresenta quella capacità dove l’azione motoria non deve radicalmente cambiare, ma è sufficiente una modifica dei parametri di movimento, quali:
– Spazio;
– Tempo;
– Velocità;
– Ritmo;
– Ampiezza.
La seconda rende invece necessario la sostituzione dell’azione motoria in corso con un’altra azione.
Entriamo subito nel gioco del calcio: prendiamo come focus una situazione di uno contro uno, dal punto di vista del difensore.
La capacità di adattamento si ritrova in un tutte quelle valutazioni che il giocatore senza palla deve effettuare in base al movimento del giocatore con la palla.
Ritroviamo, ad esempio. La necessità di aumentare il ritmo del proprio passo se l’attaccante avvisa una fuga in velocità o di ridurre il tempo di intervento se l’attaccante dovesse rallentare la propria conduzione.
In base ai parametri suesposti, si nota chiaramente che la capacità di adattamento è presente in tutti i giocatori coinvolti in una situazione di gioco, indipendentemente dal possesso o meno del pallone, e che il gioco del calcio rappresenta un continuo adattamento, mentale e motorio, all’evolversi delle situazioni.
La capacità di trasformazione, prendendo sempre uno dei tanti esempi che si possono esporre, si evidenzia nel difensore pronto a entrare in contrasto che sceglie improvvisamente di utilizzare la scivolata nel momento in cui l’attaccante sposta diagonalmente palla aumentando il ritmo della propria corsa.
Aggiungiamo, per rispondere al quanto, che la capacità di trasformazione dei movimenti dipende dalla precisione e dalla velocità con la quale il giocatore recepisce le variazioni della situazione, nonché dal corredo delle sue esperienze acquisite.
Quanto più è vasto il patrimonio di esperienze motorie, tanto maggiori sono le possibilità di anticipare, adattare e trasformare i movimenti, con la possibilità di individuare le scelte più opportune.
Vediamo di seguito due esempi, il primo ricondotto ai giochi popolari e il secondo a una situazione specifica con palla. Queste si intendono solo come esempi sulle quali ogni allenatore è tenuto a spaziare nella propria fantasia al fine di proporre una varietà didattica per uno sviluppo completo dei propri giocatori.