NUMERO UNO – ALLA SCOPERTA DEL RUOLO DEL PORTIERE

26° puntata: l’allenamento specifico dei portieri tra metodo analitico e metodo globale     

Nell’ allenamento specifico del portiere, come, peraltro, in tutte le tipologie di allenamento, esistono delle combinazioni ideali tra metodologie di lavoro. Per quanto riguarda i numeri uno ci sono due approcci prevalentemente utilizzati: il metodo analitico ed il metodo globale. 

Entrambi sono da ritenersi validi ma, a seconda della categoria, hanno momenti in cui devono essere utilizzati e momenti in cui non sono esattamente funzionali. Fino alla categoria “giovanissimi”, ad esempio, l’allenamento deve essere impostato utilizzando il “metodo G.A.G.” ovvero “globale – analitico – globale”.

In particolare questo modo di impostare l’allenamento prevede una fase iniziale dove è la parte globale ad essere curata e sviluppata prevalentemente attraverso il gioco. L’ allenatore dei portieri deve cercare di esercitare i giovani portieri su dei gesti tecnici specifici del ruolo attraverso il gioco. Questa fase comprende sia il riscaldamento che il primo esercizio della seduta.             

Segue, poi, una fase centrale in cui è la parte analitica ad essere curata attraverso esercizi di tecnica. E’ la parte principale della seduta di allenamento dove l’allenatore dei portieri deve cercare di sviluppare la tecnica dei suoi allievi utilizzando esercizi dedicati per ogni gesto tecnico specifico (es: raccolta, presa, tuffo, tecnica podalica, ecc.). La fase centrale comprende dai due ai tre esercizi all’ interno della seduta.    

L’ ultima fase dell’ allenamento con il “metodo G.A.G.” è quella finale dove attraverso esercizi situazionali si trasforma il lavoro svolto nelle precedenti due fasi della seduta. E’ importante utilizzare esercizi situazionali per verificare l’apprendimento dei concetti e dei gesti tecnici da parte dei portieri all’ interno delle situazioni di gioco. La fase finale comprende un paio di esercizi esclusa la classica partitella finale.   

A partire dalla categoria giovanissimi, invece, ad essere utilizzato è prevalentemente il “metodo A.G.” ovvero “analitico – globale”. Naturalmente, andando avanti con l’età, ai portieri non verrà più proposta una fase di gioco iniziale ma fin da subito una fase di tecnica (analitica) già dal riscaldamento per poi proseguire con una fase centrale sempre di tipo analitico per concludere la seduta sempre con esercizi di tipo situazionale.      

In tutte le categorie, naturalmente, è importante accompagnare alle esercitazioni analitiche e globali anche lavori di tipo condizionale e coordinativo. La percentuale di incidenza dei lavori coordinativi, rispetto al 100 % della seduta di allenamento, varia dall’ 15% dei pulcini all’ 10% degli allievi con un picco del 25% nella categoria giovanissimi. La parte condizionale, invece, ha un’ incidenza che va dal 5% nei pulcini al 30% negli allievi mentre negli esordienti e nei giovanissimi è attorno al 10%.

L’ allenamento del portiere dunque viene sviluppato attraverso due principali metodologie di allenamento (analitico e globale) che, a seconda della categoria, vengono sviluppate con percentuali di incidenza differenti. E’ importante, infine, bilanciare bene aspetti coordinativi, condizionali, tecnici, tattici e ludici al fine di proporre una seduta completa ai portieri che partecipano all’ allenamento.     

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