NUMERO UNO – ALLA SCOPERTA DEL RUOLO DEL PORTIERE

   

23° puntata: il tuffo             

Con il termine “tuffo” si intende quell’ azione che il portiere compie distendendosi sul terreno di gioco per intervenire su un pallone calciato verso la porta sul quale non è possibile rimanere in piedi.         

Entrando nello specifico di questo gesto si potrebbero affrontare molteplici discorsi riguardo alla tematica del tuffo. L’ importante è che un portiere sappia che non sempre è necessario ma soprattutto con quale tecnica effettuarlo. Indirizzare il piede d’appoggio della gamba di spinta, flettere le ginocchia fino al punto in cui “cedono” ed è necessario andare per terra, distendere le braccia e mettere le mani (tendenzialmente) una dietro ed una sopra la palla. Sono tutte azioni legate al gesto tecnico del tuffo che il portiere deve saper fare.       

In merito al tuffo, poi, si possono fare discorsi riguardo il tuffo levagamba, il tuffo senza spinta ed il tuffo con spinta.

Del tuffo levagamba avevamo già parlato nella 6° puntata di questa rubrica. Si tratta di un particolare tipo di tuffo che viene utilizzato dai portieri nelle situazioni in cui non c’è tempo di fare passi laterali e/o di avvicinamento al pallone e, come dice il termine stesso, consiste nel togliere con rapidità la gamba più vicina alla direzione in cui sta andando la palla lasciandosi cadere in un tuffo e cercando, con le mani, di bloccare o deviare il pallone che sta andando in porta. L’ intervento può essere veramente risolutore e necessita di grande cura durante gli allenamenti.

Il tuffo senza spinta non è altro che un tuffo esegue un’ azione di presa o respinta sul pallone tuffandosi ma senza effettuare passi spinta laterali, diagonali o all’ indietro. Si tratta di un tipo di tuffo che viene effettuato su palloni non particolarmente angolati che non necessitano di una distensione completa per essere parati.

Il tuffo con spinta, invece, è il “classico” tuffo come viene inteso da addetti ai lavori (e non) del mondo del pallone. Si tratta di un’ azione in cui il portiere punta il piede e stacca da terra almeno una delle due gambe (se le stacca entrambe si tratterebbe di “volo”) e si distende totalmente per cercare di andare in presa o in deviazione su un pallone molto angolato. E’ il tipo di tuffo più utilizzato in percentuale dai portieri in tutte le categorie.

Il tuffo, quindi, è un gesto tecnico che il portiere deve saper eseguire in maniera importante e deve essere adeguatamente allenato durante gli allenamenti in tutte e tre le sue varianti affinchè, poi, venga correttamente utilizzato durante la partita.

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